CEFALEE

Il mal di testa, ovvero la cefalea, è un sintomo doloroso molto comune. Per alcune persone però la cefalea è un grosso problema e può diventare anche invalidante, quando si presenta molto frequentemente , raggiunge livelli di intensità molto forte e dura molti giorni , tanto da impedire qualsiasi attività, sia lavorativa che sociale. In questi casi la cefalea diventa una malattia.

Circa il 40% delle donne ed il 20% degli uomini soffrono di cefalee ricorrenti. Nella maggior porte dei casi si tratta di cefalee non associate ad altre malattie neurologiche, ma talvolta può essere un sintomo di sinusite, ma anche di meningiomi e altri tumori endocranici. E’ quindi importante che, almeno nei casi dubbi, il paziente sia visitato dallo specialista neurologo e venga sottoposto ad esami radiologici specifici ( ad es una risonanza magnetica)

Le cefalee più frequenti sono tre: l’emicrania, la cefalea muscolo-tensiva e la cefalea a grappolo.

Nell’emicrania spesso il dolore è pulsante, colpisce un lato della testa, la luce ed i suoni danno fastidio e può essere accompagnato da nausea e vomito. Un altro sintomo che si può tipicamente riscontrare , consiste in serpentine di luce che pian piano si spostano nel campo visivo per 5-15 minuti . Può essere scatenata dall’odore del fumo, dall’ingestione di certi cibi (ad es caffeina, alcol, nitrati presenti negli affettati, il gelato per il freddo)

La cefalea tensiva è molto frequente ed è’ un dolore gravativo che non rispetta un lato della testa; la pressione sui muscoli della testa  e del collo è dolorosa, e molte volte il dolore parte dalle spalle. Le condizioni emotive (ansia, depressione, agitazione, conflitti o stress sul lavoro) sono spesso alla base dei disturbi.

La cefalea a grappolo è la più dolorosa, più rara, colpisce cinque-sei volte di più i maschi delle femmine. E’ un dolore trafittivo molto intenso, che può insorgere anche di notte o ad orari fissi durante la giornata, comporta arrossamento della fronte, rossore dell’occhio, lacrimazioni, ostruzione nasale e rinorrea. Il dolore è molto intenso sopra un occhio, ma può colpire anche altre zone della testa.

La terapia delle cefalee è sostanzialmente farmacologica e consiste , a seconda dei casi, di beta-bloccanti, triptani, antidepressivi, derivati dell’ergotamina. In caso di contrattura muscolare cervicale o cervicalgia associata , spesso può dare un notevole beneficio un ciclo di l’infiltrazioni dei punti trigger vertebrali/paravertebrali e muscolari . Nei casi di cefalea a partenza nucale o in alcune cefalee a grappolo il blocco/infiltrazione del Nervo Grande Occipitale dà ottimi risultati , è tecnicamente semplice, scarsamente invasivo e privo di effetti collaterali rilevanti, ed è considerato sensato tenerlo in considerazione nell’ambito di una strategia terapeutica multimodale.

L’agopuntura auricolare cinese dà  molto spesso buoni risultati, anche quando non ottenuti finora con i farmaci .

 

Nella classificazione delle cefalee, fanno parte anche quelle definite “secondarie” , associate sempre a un’altra patologia come ad esempio un’infezione ( herpes zoster, meningite) , un tumore ( neoplasie intracraniche), un’emorragia ( ad es subaracnoidea), una crisi ipertensiva, nevralgie, o assunzione di certi farmaci o abuso di alcol.  In questi casi va sempre diagnosticata e trattata prima di tutto  la patologia di base, ovvero la causa.